La risposta breve alla domanda del titolo è: il packaging flessibile piace molto. Negli ultimi dieci anni il packaging flessibile – buste stand up o piatte, in diversi materiali dalla plastica riciclabile alla carta – è diventato infatti sempre più popolare, conosciuto e utilizzato.
Le aziende scelgono sempre più spesso il packaging flessibile per confezionare e presentare sul mercato i propri prodotti. Mentre i consumatori acquistano i prodotti anche pensando a questo tipo di imballaggio e a come questa si adatta al loro stile di vita e ai loro valori.
La popolarità del packaging flessibile non è una sola “percezione”: la produzione di packaging flessibile nel mondo è cresciuta dal 2016 del 3.3%, le stime di crescita fino al 2026 sono del 3.4% annuo.
Oggi andiamo a vedere un po’ più in dettaglio questi numeri e raccontiamo – studi alla mano – quanto i consumatori e le aziende apprezzano il packaging flessibile, e perché.
Il 71% dei consumatori sceglie il packaging flessibile
Diversi studi negli anni hanno indagato il grado di gradimento del packaging flessibile da parte dei consumatori. Uno dei più completi è sicuramente lo studio sui consumatori pubblicato dalla Flexible Packaging Association (FPA) e riferito ai dati raccolti da Harris Poll nel 2016.
In questo studio i consumatori intervistati sono stati messi di fronte alla scelta di uno stesso prodotto, confezionato con packaging tradizionale e con packaging flessibile. Circa il 71% ha scelto il packaging flessibile (circa l’81% nella fascia di età tra 35 e 44 anni).
Immagine: Flexible Packaging Transition Advantages - Consumer Study
Lo stesso studio mostra anche che il 79% dei consumatori intervistati reputa che ci siano particolari benefici nelle confezioni flessibili per gli alimenti e che il campione analizzato spenderebbe circa il 10% in più per un prodotto confezionato in una busta flessibile.
Immagine: Flexible Packaging Transition Advantages - Consumer Study
Attenzione alla sostenibilità
Questi dati vanno sicuramente integrati e letti anche tenendo in conto gli ultimi sondaggi che mostrano quanto sia importante oggi per i consumatori la sostenibilità del packaging nei loro acquisti.
Se ci focalizziamo sui consumatori italiani ad esempio, un recente studio di Nomisma sul Packaging del Largo Consumo (2021) ci racconta che il 65% degli italiani preferirà – nei prossimi 12 mesi – prodotti con poco imballaggio; il 59% acquisterà prodotti che presentano un packaging sostenibile [qui vi abbiamo raccontato quanto è sostenibile il packaging flessibile] e, di contro, il 57% ridurrà l’acquisto di quelli con imballaggi in plastica vergine non riciclata.
Perché ai consumatori piace il packaging flessibile?
Torniamo allo studio pubblicato dalla FPA e spulciamo altri interessanti dettagli: l’indagine, ad esempio, ci racconta perché i consumatori scelgono il packaging flessibile. Ecco una lista di motivi elencati dagli intervistati, i primi tre posti sono occupati da ottimi vantaggi delle buste flessibili:
- Perché è possibile richiudere la confezione (47%)
- Perché è facile da conservare (44%)
- Perché è facile da aprire (35%)
Immagine: Flexible Packaging Transition Advantages - Consumer Study
Secondo le ricerche di mercato di Smithers (2018), le abitudini dei consumatori potrebbero portare a una ancora maggiore popolarità del packaging flessibile, soprattutto per i prodotti alimentari. Ad esempio una maggiore domanda di frutta e verdure fresche, prodotti naturali e biologici, e allo stesso tempo i sempre più diffusi stili di vita urbani rappresentano tutte esigenze a cui il packaging flessibile risponde molto bene. Le buste flessibili infatti offrono un’ottima soluzione per prodotti freschi, ma confezionati in maniera pratica – anche in monoporzioni – facili da aprire, da richiudere e con una prolungata conservazione.
Anche alle aziende piace il packaging flessibile
Se, come abbiamo visto, i consumatori apprezzano il packaging flessibile andiamo ora a vedere cosa pensano le aziende che si trovano a scegliere il packaging adatto per presentare nel mercato i propri prodotti.
Anche in questo caso ad offrire utili informazioni è uno studio commissionato da FPA sul valore del packaging flessibile per i marchi. Per quantificare al meglio l’impatto delle tecnologie legate al packaging flessibile, lo studio nel 2015 ha indagato l’opinione di oltre 2000 consumatori e 300 aziende.
Il tipo di packaging scelto influenza il valore del proprio brand, questo è chiaro all’80% degli intervistati tra i CEO aziendali. Allo stesso modo questo valore è percepito anche dal lato del pubblico: l’81% dei consumatori nota quando un brand cambia il suo packaging.
Il dato interessante è che il 97% delle aziende che hanno scelto il packaging flessibile - nel campione intervistato - afferma che nei prossimi 5 anni continuerà ad usarlo per i propri prodotti.
I motivi per cui il packaging flessibile piace alle aziende sono la riduzione dei costi di produzione (49%), l’efficienza nel trasporto (45%), la convenienza per i consumatori (45%) e l’opportunità di adeguarsi ai loro stili di vita (39%), un ridotto impatto ambientale (31%).
Immagine: FPA Brand Value Study
Infine, dopo essere passati al packaging flessibile, quali miglioramenti hanno potuto osservare le aziende?
Un abbassamento dei costi di produzione e di trasporto, ma anche un incremento delle vendite (39%) e migliore competitività sul mercato (37%).
Immagine: FPA Brand Value Study
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