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Unboxing: usa il packaging come teatro del tuo prodotto sui social

L’unboxing, ovvero lo spacchettamento condiviso sui social, è un fenomeno che si è sviluppato a partire dalla diffusione ampia di contenuti video circa 10 anni fa, Youtube in primis, Instagram e oggi le live su Twitch e TikTok sono divenuti i contenitori più seguiti per questa tipologia di video. Nel periodo pandemico questa varietà di filmati ha registrato un seguito vastissimo per le piccole medie imprese, tanto che possiamo dire che sui social media ormai l’unboxing è il primo gradino di lancio di qualsiasi prodotto, una pratica amata perché in grado di giocare sul fattore novità e sorpresa, sull’emozione della scoperta.

L’unboxing è un’usanza esplosa dopo l’accelerazione delle vendite online durante la pandemia, in cui gli influencer rendono le scatole, ancora più del prodotto in sé, vero strumento di web marketing. Inviare il proprio prodotto a blogger, influencer o giornalisti, per far sì che lo provino in prima persona e lo raccontino attraverso l’unboxing è un modo sostanzialmente semplice ed efficace per raggiungere risultati  mirati in brevissimi lassi di tempo.

Esso si basa sull’ausilio degli influencer che si occupano di rappresentare il brand e “spacchettare” una scatola e tirarne fuori il contenuto per la community commentandolo.

Questo per diffondere nel modo più semplice possibile la personalità del brand, ma per tale motivo non può essere trascurato alcun particolare e bisognerà tener conto di numerosi fattori: scopriamoli insieme nel nostro approfondimento.

 

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Aziende di successo sui social media. Creare valore e generare business con il packaging

La comunicazione di un nuovo prodotto, prima era affidata ad un comunicato stampa, adesso è messa in scena con l’unboxing di oggetti in limited edition, prodotti belli da vedere e dal packaging design sensazionale.

Il “tirar fuori dalla scatola” è più di un’azione dunque, parte da una selezione oculata dell’azienda del prodotto giusto da affidare all’influencer prescelto che con le sue armi digitali racconterà alla rete il prodotto. Il follower è spinto da una curiosità immotivata di scartare virtualmente e insieme al suo beniamino il pacco per scoprire cosa contiene. Il fine è incuriosire, affascinare, aumentare la visibilità del brand e generare commenti e discussioni.

Non tutti sanno che per ottenere un ottimo risultato con questa pratica oggi le agenzie di marketing, dopo la scelta scrupolosa dell’influencer, si occupano anche della preparazione del video e di tutti i particolari dell’apertura del pacco.

Anche se siete alle prime armi, sarà essenziale organizzare una scaletta per rendere lo show unboxing da trasmettere in tempo reale più fluido e accattivante, oltre che credibile, così che venga visualizzato e diffuso il più possibile il messaggio del brand.

Unboxing come strumento di advertising per accrescere la brand awareness 

Il video unboxing, il filmato che riprende lo “spacchettamento” live, è oggi dunque uno dei formati più diffusi grazie agli influencer, blogger e giornalisti di settore impiegato anche dalle persone comuni che amano raccontare i propri acquisti online.

Gli influencer, d’altro canto più avvezzi al linguaggio social, sono diventati degli specialisti nelle riprese dall’alto dei pacchi e documentano come da format, in modo accurato, l’intera esperienza di apertura del pacco.

Ogni giorno mostrano allo spettatore con il loro tono di voce usuale, come si presenta il pacchetto, ne documentano l’apertura mostrando non solo i prodotti ma anche il modo in cui sono confezionati, gli accessori, gli opuscoli informativi. Commentano l’oggetto e danno le loro prime impressioni scatenando opinioni.

L’unboxing può divenire dunque uno strumento proficuo per accrescere la consapevolezza del marchio, il potere del packaging è portentoso in questo caso perché è in grado di innescare una condivisione spontanea che a sua volta instillerà un circolo virtuoso di curiosità e fidelizzazione di clienti.

I follower, osservatori dello splendido pacco da scartare, sentiranno l’effetto sorpresa che li cattura e saranno spinti a parlarne sviluppando un legame affettivo non più solo con l’influencer ma anche con l’azienda e il prodotto lanciato.

Saranno rapiti in pochi secondi dal piacere della scoperta, attraverso una presentazione estrinseca all’azienda e quindi percepita come più disinteressata e genuina.

Come sappiamo la prima impressione è sempre la più importante, quella che dura nel tempo, difficile da scardinare se negativa. Un pacco ben progettato e originale, unito all’estro creativo dell’influencer (e al suo potere di attrarre naturalmente i consensi) determinerà dunque un grado di coinvolgimento più elevato di qualsiasi campagna pubblicitaria.

Un imballaggio curato è dunque il primo touchpoint sui social, dovrà sempre corrispondere alle aspettative ed essere memorabile, funzionale ed eco-friendly: il consumatore oggi è più informato e vuole impattare il meno possibile sull’ambiente.

Un modo per generare ulteriore valore aggiunto sul proprio prodotto nel web potrebbe essere quello in cui non solo l’influencer apre la scatola ma racconta anche com’è nata l’idea dell’oggetto, narra esempi di impiego e l’eventuale manutenzione. 

Una startup o una piccola media impresa B2B magari non potrà competere con i tempi di consegna dei grandi colossi della distribuzione online ma potrà puntare sulla personalizzazione inserendo nel pacco un biglietto tailor made, degli sconti o consigli dedicati che mitigheranno l’attesa e fidelizzeranno con una coccola il fruitore.

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Psicologia dell’unboxing & packaging: perché guardiamo questi video?

Dopo aver elencato i motivi per cui la vostra azienda dovrebbe sapientemente investire nella pratica dell’unboxing andiamo a comprendere il motivo per cui questi tipi di video hanno così successo.

  Secondo la nostra analisi il primo motivo è connesso alla semplicità apparente dell’esecuzione: i video di unboxing sono facili da girare e da condividere e sono perfetti per il popolo sfaccettato del web, la semplicità premia sempre.

  Il secondo motivo per cui le persone sono attratte da questi video è la curiosità compartecipata, il piacere che tutti proviamo nell’aprire una sorpresa che porta alla memoria l’eccitazione dell’arrivo dei regali di quando si era fanciulli.

  Il personaggio noto che spacchetta è recepito come meno distante: rappresenta una realtà che non è più quella irraggiungibile dei testimonial del cinema, raffigura la spontaneità del quotidiano e convince nelle azioni proposte come un amico.

  Accanto alle motivazioni emozionali, ricerche di neuromarketing hanno dimostrato che i clienti più razionali sono portati ad acquistare di più oggetti che già hanno visto in uso, di cui in parte riconoscono già le caratteristiche e sono spinte dalla voglia di vederli in funzione anche nelle proprie mani.

Professione Influencer: capire come scegliere i "primi attori" dell’unboxing

È risaputo che qualsiasi strategia di lancio di un nuovo prodotto oggi non possa ignorare la presentazione sui social. È essenziale però che siano selezionati i migliori portavoce (nel gergo social “ambassador”) per il prodotto altrimenti si creerebbe incoerenza ed effetto boomerang.

L’azienda dovrà dunque ideare il packaging adatto per l’oggetto da lanciare, che sia riconoscibile e di impatto, e poi analizzare le persone migliori da coinvolgere.

Come si riesce a individuare l’influencer o il micro-influencer adatto?

Per evitare scivoloni, dopo aver delineato un ritratto dell’utente tipo che incarna una parte del nostro pubblico di riferimento, dovrete innanzitutto cercare un personaggio che abbia non solo grande proselito ma che sia anche in linea con la nicchia e i valori del brand.

Uno stile comunicativo affine ingaggerà persone in target più propense ad acquistare davvero quanto vedono spacchettare.

Bisognerà sempre misurare gli effetti di questa collaborazione nei dati dei report per capire se la sponsorizzazione partecipata è andata a buon fine o si può calibrare il tiro nel prossimo lancio.

Uno degli errori che spesso si compie nell’uso di questa strategia di web marketing è individuare il personaggio che ha molti seguaci ma che magari non è in linea coi valori e mai utilizzerebbe quel prodotto nella vita di tutti i giorni. Il pubblico in questo caso recepirà una comunicazione artefatta capendone anche la forzatura.

Cercate di non fermarvi al numero di follower ma piuttosto centrate la figura di nicchia, individuate la personalità giusta che apprezzi sinceramente il prodotto e che lo sappia valorizzare in poche mosse. Formatela voi stessi sull’oggetto da spacchettare: sarà essenziale che conosca il prodotto a fondo e lo apprezzi nelle sue pieghe.

Meglio scegliere un influencer dal segmento di mercato nitido e non generico così che sia competente dal punto di vista tecnico, ad esempio una beauty expert per parlare di prodotti di bellezza bio dall’INCI impeccabile o un cuoco per una box di pasta di Gragnano trafilata al bronzo.

La loro preparazione sarà il valore aggiunto al vostro messaggio aziendale che diverrà così denso di informazioni e dallo storytelling senza errori.

Egli parlerà ai propri follower come farebbe con un amico e vi garantirà un numero incredibile di visualizzazioni e contenuti di qualità centrando proprio l’obiettivo dell’unboxing: creare esperienze memorabili sul prodotto.

In fondo non vogliamo lasciare il pubblico di spettatori stupito e soddisfatto e invogliarlo a comprare?

 

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Instagram e l’unboxing: esperienze sensoriali generate dal packaging

Dopo avervi narrato l’importanza dello spacchettamento da parte dei portavoce adatti, nel lancio di nuovi prodotti o nel rebranding aziendale, vogliamo sottolineare che affinché l’esperienza risulti memorabile anche il pacchetto dovrà essere memorabile.

Ogni aspetto grafico del packaging dovrà mostrare un design originale e coerente. Sarà importante tenere sempre presente dunque la visione del brand nella mente dei suoi clienti o potenziali tali, ricordarsi che nel video di unboxing il pacco è spesso ripreso dall’alto e che la grafica dovrà rispondere a questa esigenza.

Per dare più personalità al pacchetto stimolate i sensi con colori in palette e attraverso l’impiego di espedienti tattili, texture diverse che evochino sensazioni differenti. Prestate attenzione anche al materiale riempitivo (quale la carta velina), alla posizione del prodotto all’apertura e non dimenticate di regalare sconti e mini size omaggio a sorpresa, il popolo del web li adora! 

Unboxing influencer: il potere del packaging design flessibile e sostenibile

I video di unboxing sono oggi un trend bizzarro divenuto sempre più popolare e non più trascurabile per un lancio o per la comunicazione del brand che ha dato ancora più rilevanza al packaging d’autore.

I brand sono oggi chiamati a restare al passo, innovare e assecondare le esigenze dei consumatori, fondendo design accattivanti con aperture semplici, grande funzionalità ed ecosostenibilità.

Con la crescente coscienza green dei consumatori il mercato richiede oggi imballaggi sì belli ma anche meno impattanti possibili sul pianeta e facili da riciclare. Scopri il nostro contributo per un mondo più sostenibile.

Vincente dunque sarà la scelta di un design packaging che incoraggia al riuso, fatto di materiali robusti che possano resistere al riutilizzo e che abbiano una personalità.

Per la vostra strategia social connessa ai video di unboxing vi invitiamo ad essere dunque audaci nelle grafiche, di osare con motivi e colori, ideare pacchetti dagli imballaggi distintivi che i consumatori con piacere vorranno condividere su Instagram, e portare in giro come gadget da riutilizzare.

Se avete l’esigenza di realizzare una o più confezioni personalizzate per il vostro progetto affidatevi ai nostri imballaggi flessibili e personalizzabili che generano un minor impatto ambientale rispetto alle tradizionali alternative rigide.

Con PackStyle anche le aziende più piccole o le start up possono vestire la propria idea, presentare i propri prodotti con un packaging professionale e d'impatto, grazie alla stampa digitale e alle basse tirature.

ita

 

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