I doypack sono imballaggi flessibili moderni e versatili. Si tratta di buste in materie plastiche, carta o alluminio, che presentano un fondo estensibile e di conseguenza possono stare in piedi da sole sugli scaffali, pur non essendo realizzate in materiali rigidi.
I benefici che derivano dalla loro configurazione, dal modello di produzione e dai materiali usati sono molteplici e vanno dal risparmio, alla sicurezza, alla tutela dell’ambiente.
Il packaging flessibile presenta numerosi benefici rispetto alle soluzioni tradizionali come barattoli, scatole e bottiglie. Molti di questi si traducono in risparmi economici e nella riduzione di sprechi, che fanno delle buste stand-up un’opzione conveniente e sostenibile.
Le buste doypack riducono le spese di trasporto, perché sono leggere e duttili. Prima di essere riempite occupano pochissimo spazio e possono essere consegnate rapidamente anche in grandi tirature. Successivamente, grazie alla loro leggerezza, incrementano di poco il peso del prodotto e rimangono comode da trasportare.
Nella configurazione di un doypack è possibile scegliere fra materiali diversi. Si tratta di una decisione che l’azienda prende liberamente, in base a diversi criteri, dando comunque priorità alle esigenze del prodotto e alla sua conservabilità.
Per gli alimenti spesso vengono scelti il film plastico e l’alluminio, ma anche altri materiali possono essere realizzati in modo da fornire barriere all'umidità e ai gas. Le buste sigillate ermeticamente e dotate di barriera EVOH impediscono ogni contaminazione o migrazione di sostanze fra l’involucro, il contenuto e l’ambiente esterno e quelle metallizzate o contenenti alluminio bloccano anche i raggi UV. Ciò assicura una corretta conservazione dei prodotti alimentari e di tutte le loro proprietà organolettiche.
I materiali usati per il packaging flessibile permettono un’ottima resa in stampa e la scelta di effetti grafici accattivanti per le superfici, come il finish lucido, opaco o soft-touch, o gli effetti metallizzati per alluminio e film metallizzato.
Unendo il metodo di produzione dei doypack alla tecnologia della stampa digitale è possibile evadere ordini per basse tirature a prezzi contenuti. In questo modo le aziende hanno la libertà di testare confezioni nuove oppure creare limited edition per i propri prodotti.
Le buste stand-up offrono numerose opzioni di personalizzazione, che le rendono perfettamente adattabili al prodotto da contenere e alle strategie di comunicazione dell’azienda. Dalla scelta dei materiali, agli accessori, agli ampi spazi per la grafica, i doypack sono una forma di packaging particolarmente versatile, perfetta per tutte le esigenze.
Le buste standup si differenziano principalmente per il formato scelto, i materiali usati e gli accessori. Tutti e tre gli aspetti vengono definiti in base alle caratteristiche dei prodotti da contenere e alle strategie di comunicazione aziendale.
Inoltre i doypack possono essere dotati di accessori che facilitano l’esposizione, l’uso o il riutilizzo. A seconda dei casi alcuni di questi sono necessari, altri rappresentano una scelta opzionale.
Le buste flessibili diventano un ottimo packaging per prodotti liquidi e semiliquidi grazie all’aggiunta di un versatore con un tappo avvitabile. Si tratta di una soluzione particolarmente vantaggiosa per il confezionamento di porzioni monouso di bevande o salse, così come prodotti per la cura del corpo o della casa.
Per tutti i prodotti solidi che non vengono consumati immediatamente al momento dell’apertura è consigliabile l’aggiunta di una zip richiudibile, che permette una migliore conservazione del contenuto. Inoltre questo accessorio offre ai consumatori la possibilità di riutilizzare la busta per contenere o trasportare accessori e alimenti, contribuendo alla tutela dell’ambiente.
Nelle buste stand-up possono essere inserite finestre trasparenti per rendere visibile il contenuto. Si tratta di un’opzione particolarmente interessante per i prodotti che hanno colori o texture accattivanti, oppure presentano altre caratteristiche visive che potrebbero convincere l’utente all’acquisto.
Le buste stand-up sono adatte alla maggior parte delle categorie merceologiche. A seconda dei materiali usati e degli accessori aggiunti, possono essere particolarmente vantaggiose per il settore alimentare, ma anche per quello farmaceutico.
I doypack, infatti, sono contenitori ideali per cibi secchi e in polvere, caffè, tè, tisane e tutti i prodotti che presentano aromi delicati da proteggere. Per la loro ottima capacità di isolare il contenuto dall’ambiente esterno sono particolarmente apprezzate anche soluzioni di packaging flessibile per cosmetici e parafarmaceutici.
Le buste doypack sono fra le scelte migliori per contenere alimenti e bevande, in quanto i materiali usati offrono un’ottima barriera ambientale e proteggono i contenuti dalla migrazione di gas e altre sostanze, così come dalla luce e dall’umidità.
Il packaging flessibile alimentare tuttavia richiede particolari accorgimenti in sede di produzione e certificazioni che garantiscano la sicurezza dei materiali. In presenza di questi requisiti è una delle soluzioni più sicure e affidabili per la conservazione degli alimenti.
I materiali più comuni nella produzione di Doypack sono la carta e le plastiche composite, ma è possibile realizzare packaging performanti con l’aggiunta di uno strato di alluminio. Ognuno di questi materiali presenta vantaggi specifici e si adatta a determinate categorie di prodotto.
La risposta breve è: assolutamente sì. Come tutti i packaging, anche quello flessibile tende a produrre un impatto ambientale variabile, ma questo impatto può essere ridotto tramite una serie di accorgimenti.
L’impegno più evidente per la sostenibilità si trova nella produzione dei doypack riciclabili. Inoltre gli imballaggi flessibili sono naturalmente a minor impatto ambientale rispetto alle soluzioni tradizionali, grazie a un minor consumo energetico nella produzione e alla loro trasportabilità, che permette di evitare sprechi di carburante durante la distribuzione.
Se a queste caratteristiche intrinseche si affianca un impegno attivo per l’ambiente, i doypack sono fra le migliori opzioni sostenibili.
Sostenibili sono i materiali rinnovabili, che possono essere riciclati e riutilizzati più volte. Ma l’impatto ambientale non viene ridotto solo dalla scelta delle materie prime e dalle azioni dei consumatori: la regola delle 3R, ovvero “ridurre, riutilizzare, riciclare" si applica anche ai processi di produzione.
L’uso di energie rinnovabili nelle sedi di produzione, un minore uso di materie prime, la semplificazione e lo snellimento dei metodi di produzione, la scelta di materiali e tecniche a basso impatto ambientale, sono tutti elementi che contribuiscono alla sostenibilità del prodotto finale. Inoltre la facilità di separazione dei materiali di imballaggio e la compostabilità, ove possibile, sono altri punti a favore.
Altrettanto importante è una chiara comunicazione delle norme per lo smaltimento dei doypack, per sensibilizzare i consumatori a dare il loro contributo.
Questi accorgimenti chiudono il cerchio, rendono il packaging flessibile sostenibile, e lo inseriscono in un modello circolare che evita sprechi e ottimizza tutte le risorse impiegate.